e Nuove Tecnologie
Importanza della lettura e della scrittura
Lettura e scrittura sono abilità strumentali che
rispondono al bisogno personale di esprimersi, al bisogno sociale di
comunicare, di ricevere e trasmettere informazioni, ad un bisogno
pratico quale potrebbe essere quello di leggere un giornale, un
documento o semplicemente un foglietto di istruzioni.
Leggere e scrivere quindi potenziano l’autonomia dell’uomo
e valorizzare autonomia ed autostima è una delle finalità che la scuola
si deve porre nei confronti dei propri alunni, di tutti gli alunni, a
maggior ragione di quelli con difficoltà, di qualunque genere queste
siano.
La lettura dacché soddisfa dei bisogni, dovrebbe essere un
piacere.
La lettura è un piacere? Non lo è sempre e non lo è per
tutti, in modo particolare non lo è per coloro che hanno difficoltà
nella lettura, che fanno quindi fatica a leggere o a scrivere. Non lo è
per i dislessici.
La scuola deve riservare attenzione particolare alla
dimensione emotiva, al fascino della lettura per mantenerne viva la
motivazione, per creare il piacere del leggere, anche quando ci siano
delle difficoltà.
Leggere è esperire. Una delle espressioni più coinvolgenti
della lettura è la lettura vicariale, ossia la lettura di un testo da
parte di un soggetto ad altri.
Se ho delle difficoltà a leggere, e qualcuno lo fa per me,
questo mi è di grande aiuto.
La lettura vicariale non è solo trasmissione orale di
testo, ma è comunicazione attiva, domande e risposte, è anche
interrelazione basata su sguardi, gestualità, mimica, intonazione della
voce, pause. E’ interpretazione di chi legge e di chi ascolta.
Come le nuove
tecnologie possono venire incontro a chi ha difficoltà di lettura?
Le Nuove tecnologie, attraverso audiobook o podcast,
offrono una forma di lettura vicariale.
Gli audiobook sono file audio, registrazioni di libri,
racconti, fiabe, favole o brani di questi.
Qui di seguito una sitografia, seppur parziale, di alcuni
indirizzi che contengono audio libri:
https://www.radio.rai.it/radio1/fantasticamente/audiolibri.cfm
https://www.radio.rai.it/radio1/fantasticamente/elencoaudiofiabe.cfm?Q_PROG_ID=132&Q_TIP_ID=1106
www.ilnarratore.com
https://www.logoslibrary.eu/pls/wordtc/new_wordtheque.wcom_literature_baby.print_doc1?lang=it&letter=A&source=&num_row=20
Il podcast
Un sito da evidenziare, che raccoglie podcast scolastici, è
www.edidablog.it. Nasce da
un progetto MIUR
per l’utilizzo dei podcast come strumento didattico.
Il podcast è uno spazio per inserire episodi (audio e video
soprattutto) fruibili dal computer o scaricabili dall’utente che può poi
riascoltarli anche svincolato dal computer stesso, mediante dispositivi
portatili di lettura di tali file.
Immaginate dunque il mezzo podcast a scuola dove gli
episodi sono serie di lezioni (di qualsiasi genere o argomento) in cui
il canale preponderante è l’udito o la vista e non più solo il testo e
che i ragazzi possono usare per studiare, ripassare, riascoltare quanto
detto in classe o che possono creare loro stessi per archiviare lavori,
condividere esperienze e formazione.
La lettura supportata
da audio e immagini
La lettura può essere agevolata dal rinforzo di audio e
suono.
Esistono dei software che sono ambienti di scrittura che
consentono all’utente di riascoltare quanto digitato, di legare la
parola scritta all’immagine relativa, di aggiungere audio-emoticon.
La lettura dovrebbe essere un piacere, perché soddisfa dei
bisogni.
Anche la scrittura soddisfa dei bisogni.
Come le Nuove Tecnologie possono venire incontro a chi ha problemi di
scrittura?
L’utilizzo delle mappe, ossia di rappresentazioni
iconiche o di esposizioni sintetiche di un concetto, di un discorso, è
affine all’organizzazione della mente umana che raramente pensa in modo
sequenziale, ma pensa per flash collegati tra loro, in modo
ipertestuale.
Le mappe possono essere concettuali o mentali.
Si dice mappa concettuale una rappresentazione sintetica
che parte da un concetto fondante, solitamente posto in alto, dal quale
si sviluppano concetti secondari collegati tra loro da frecce il cui
significato viene esplicitato.
Nella mappa mentale, invece, il nucleo principale è posto
al centro della rappresentazione e da esso dipartono idee collegate tra
loro da linee il cui significato non è esplicitato.
Sul sito
https://www.pavonerisorse.it,
https://www.noiosito.it si possono trovare considerazioni riflessive
ed operative sull’utilizzo delle mappe concettuali e mentali nella
didattica.
Software per mappe:
http://cmap.coginst.uwf.edu
Software per
presentazioni
Un altro programma utile per la lettura e la scrittura
semplificata è un qualsiasi programma di presentazione come ad esempio
power point.
Qui sotto si riporta una sequenza della fiaba di
Cappuccetto Rosso dalla versione riadattata dei fratelli Grimm.
Durante
la strada Cappuccetto Rosso canticchiava a mezza voce perché era
particolarmente felice; la primavera stava annunciandosi e il bosco era
pieno di fiori e di leggiadre farfalle. Improvvisamente, un lupo le si
parò davanti.
- Dove vai così di corsa?
- Vado dalla mia nonnina.
- E cosa c'è in quel grazioso cestino?
- Ci sono i cibi che la mia mamma ha cucinato per la nonna.
Mentre Cappuccetto rosso le parlava, il lupo pensava:
"Mi farò dire dov'è la casa della vecchia."
- A tua nonna non piacciono i fiori? - Domandò il lupo.
- Moltissimo! - Rispose la piccola. - Ne tiene sempre un vaso sul
tavolo.
- Ti consiglio di portarle un mazzolino di fiori che potrai raccogliere
nei prati qui vicino. Adesso me ne vado, ho un sacco di cose da fare!
Rimasta sola, Cappuccetto si pose a raccogliere i fiori per comporre un
mazzolino e portarlo alla nonna.
Ignorava che il lupo si dirigeva alla casa della vecchietta e che, in
quel momento, bussava dolcemente alla porta.
Il brano, scritto in modo “testuale” avrebbe, su un bambino
con difficoltà di lettura, un impatto pesante.
Ecco lo stesso testo semplificato e connotato dall’immagine
(in questo caso un disegno di un bambino, quindi un coinvolgimento
emotivo maggiore).

CAPPUCCETTO INCONTRA IL LUPO CATTIVO E SI FERMA A PARLARE CON LUI.
IL
LUPO, DOPO AVERLE DOMANDATO DOVE STA ANDANDO, PRENDE UNA SCORCIATOIA E
ARRIVA PER PRIMO DALLA NONNA.
Mediante tali software è possibile anche scegliere tipo di
carattere, colore, dimensione del testo, aggiungere collegamenti
ipertestuali o elementi multimediali con l’inserimento di filmati e
audio.
Nuove
Tecnologie e lavoro di gruppo
Le nuove tecnologie possono sviluppare AUTONOMIA,
SICUREZZA, AUTOSTIMA.
Questi aspetti possono essere valorizzati in un lavoro di
gruppo nel vero senso del termine.
Con la locuzione “lavoro di gruppo” si intende il
co-operare al fine di realizzare un prodotto attraverso l’apporto di
persone diverse che utilizzano modi diversi di lavorare e tecnologie
differenti (in questa ottica si inserisce l’utilizzo di software come
quelli finora menzionati).
Il processo di
lettura
La lettura è un processo complesso.
•
Decodifica del segno come immagine
•
Trasformazione di grafema in fonema
•
Memorizzazione a breve termine
•
Collegamento dei fonemi per ottenere una parola
•
Costruzione del significato della parola attraverso la memoria semantica
•
Classificazione
•
Categorizzazione
•
Costruzione del significato del testo attraverso la memoria a
medio-lungo termine
Tale processo avviene sensorialmente e cognitivamente anche
attraverso un complesso sistema di COMPONENTI EXTRA-LINGUISTICHE:
•
aspettative,
•
contesto,
•
atteggiamento di eventuali altre persone presenti,
•
stato emotivo.
Conoscere l’argomento ed acquisire dimestichezza con i
SEGNALI PROSSEMICI del testo aiuta la proiezione di ipotesi sul testo
stesso.
Programmi di scrittura o presentazione permettono di
utilizzare una veste grafica (segnali prossemici del testo)
frutto di un accordo, una riflessione tra alunno e docente, ad es. tipo
di carattere, dimensioni, colore per evidenziare o meno parole,
impaginazione e disposizione grafica, utilizzo di immagini.
Se il ragazzo è abituato ad uno STILE DI PRESENTAZIONE E DI
IMPAGINAZIONE COERENTE, potrà individuare con maggiore facilità il
contenuto del testo stesso.
Le Nuove Tecnologie della Informazione e della
Comunicazione possono essere un valido supporto per accompagnare docente
ed alunni, anche e soprattutto con D.S.A.
Il SOFTWARE è uno strumento per ottenere risultati,
facilitare compiti, dare o costruire informazioni.
E’ il docente a valutare come, quanto, quale software
utilizzare con e per un determinato alunno, ma soprattutto perché
utilizzarlo.
L’individuazione dello scopo e della motivazione farà sì
che il software sia per il bambino e non viceversa.
Sitografia software
https://www.dienneti.it
https://www.e-tutor.it/
www.ivana.it
http://sd2.itd.ge.cnr.it/
In queste righe si è voluta dare una panoramica su alcuni software che si
pensa possano essere di ausilio per supportare nella abilitazione, nella
compensazione, nella formazione dell’alunno, anche dell’alunno con DSA.
Si è voluto anche dare uno spunto di riflessione sul perché utilizzare
le Nuove Tecnologie in questo campo.
Il ventaglio dei prodotti citati e la sitografia non han la
presunzione di essere completi proprio perché è compito esclusivo del
docente scegliere, provare, valutare l’efficacia dell’utilizzo di un
determinato software in una situazione specifica studiandone in modo
sistematico e sistemico l’impatto emotivo e cognitivo.
a.
savioli