
C'era una volta, in una remota regione della Cina, un tempio, in cui
abitavano dei monaci molto saggi che si dedicavano alla lettura, alla
contemplazione, alla meditazione.
Molte persone andavano al tempio per ascoltare gli insegnamenti dei
monaci.
Un
giorno un ragazzo andò da un monaco dicendo che desiderava conoscere il
mondo.
-
E' un desiderio buono - disse il monaco e diede al ragazzo tre oggetti.
-
Ecco, ti consegno un paio di scarpe, una tavoletta di ceramica ed un
pennello. Calza le scarpe e riponi la tavoletta ed il pennello nella tua
borsa. Ogni volta che vedrai qualcosa che ti interessa, che ti colpisce,
che ti insegna o che ti piace, disegnala sulla tavoletta in modo da
preservarne il ricordo. Tornerai da me tra sette anni e mi dirai cosa hai
visto.
Il
ragazzo calzò le scarpe e si mise in cammino.
Camminò, giorni e giorni, senza mai trovare nulla di importante da
disegnare sulla tavoletta.
Una
sera, quando le ombre si allungavano dalle montagne e già cominciava ad
imbrunire, il ragazzo tirò fuori la tavoletta per guardarla: si trattava
di un quadrato di ceramica.
La
misurò usando, con la mano aperta, lo spazio tra la punta del suo pollice
e quella del mignolo.
Uno, due... ecco, la sua mano stava due volte nel lato della tavoletta.
Tre, quattro... un altro lato; cinque, sei... il terzo lato; sette otto...
Tutto il perimetro era lungo otto mani: un quadrato perfetto.
Il
ragazzo pensò tra sé e sé: - Come farò a disegnare tutto ciò che mi
colpirà, interesserà, mi insegnerà qualcosa o mi piacerà su una tavoletta
così piccola?
Ma
ecco che proprio mentre rifletteva su questo, il suo piede si inciampò su
un sasso.... e lui cadde a terra.
-
Ohhhhhh! - disse rialzandosi e scrollandosi la terra dagli abiti - la mia
tavoletta!
E
sì, come potete ben immaginare la tavoletta era caduta a terra 

Il
ragazzo li raccolse in fretta, accese un lume, si sedette a terra cercando
di ricomporre la sua tavoletta.
-
Cercherò un mastice per incollare tutti i pezzi - pensava.
Ma
mentre era lì intento si accorse che, invece del quadrato, aveva composto
la figura di un drago. Mescolò di nuovo i pezzi e ritentò di assemblarli
in un quadrato. Nulla.... questa volta aveva ottenuto la figura di una
casa.
Provò e riprovò tutta la notte, ottenendo sempre nuove figure.
Al
mattino, stanchissimo, decise di riposare.
In
sogno gli apparve il monaco che gli disse:
-
Vedi ragazzo, tu volevi viaggiare e vedere il mondo.
Il
tuo desiderio era buono, ma il modo in cui volevi realizzarlo non era
appropriato.
Tutte le cose del mondo possono passarti accanto, ma se tu non hai occhi
per guardare e cuore per capire, non ne vedrai neppure una.
-
Ecco perché non trovavo nulla da disegnare sulla mia tavoletta! - disse il
ragazzo.
-
Sì. Le cose del mondo non sono attorno a te, ma dentro di te e tu le hai
trovate non viaggiando, ma da seduto, giocando con la tua tavoletta rotta.
Il
ragazzo si svegliò: aveva capito che è inutile affannarsi a cercare
in giro se non si sa guardare dentro di noi.
Allora riprese a giocare con la sua tavoletta rotta per sette anni,
trovando tutte le cose del mondo senza muovere un passo.





FINE